Nello stato americano del Michigan c’è una strada, la M-102, che corre orizzontalmente per 33 chilometri dividendo la città di Detroit in due: a nord i sobborghi perbene dei bianchi WASP e a sud, nella città vecchia, i quartieri malfamati e diroccati delle minoranze etniche, in particolar modo dei neri.
La M-102, conosciuta anche come “8 Mile”, è una ferita aperta nel tessuto sociale di una città allo sbando come Detroit, una ferita che non si rimargina per una volontà politica che non vede di buon occhio il melting pot, il crogiuolo di razze e culture tipico delle città americane.
Ed è qui che si inserisce Marshall Bruce Mathers III, conosciuto ai più col suo nome d’arte, Eminem: uno dei rapper più famosi della storia, un bianco dalla working class americana che partendo dal basso, dagli stessi quartieri che fanno da sfondo a questo film, è riuscito a mettere la testa fuori dal mare di sangue e merda in cui nuotano con estremo sacrificio molti cittadini del più potente paese al mondo.
La storia è quella di Jimmy Smith junior, operaio alle presse idrauliche di giorno e aspirante rapper la notte; Jimmy vive con la madre alcolizzata e la sorella bambina in una roulotte nella parte povera di Detroit, a sud della suddetta 8 Mile, e cerca di vivere una vita normale tra difficoltà economiche, tradimenti, litigi, amori falliti e stupide rivalità musicali.
Jimmy è bravo, davvero bravo, ma è un bianco in un micro-mondo dominato da neri i quali non lo vedono di buon occhio; l’unico modo che Jimmy ha per guadagnarsi il rispetto del vicinato è con la musica e con le rime che spesso non riesce a sputare fuori per paura di fallire.
Dopo un’ora e mezza di sesso, droga e rap, il giovane Smith riuscirà a superare le sue paure e a trovare la sua strada, che è farcela da soli senza contare troppo sui sogni degli altri.
Anche se molti avevano storto il naso all’idea di un film con Eminem protagonista e basato a grandi linee sulla sua vita pre-successo, 8 Mile si è dimostrato un film solido e ben girato; la storia di umile riscatto sociale di Jimmy si rispecchia in tanti classici del passato, da Fronte del porto a La febbre del sabato sera: storie di giovani con i sogni giusti in testa e le bollette da pagare in tasca.
Un film da consigliare assolutamente per capire che si può ricavare del buono da ogni cosa in questo mondo, basta volerlo.
VOTO:
4 giovani squattrinati coi sogni
Titolo originale: 8 Mile
Regia: Curtis Hanson
Anno: 2002
Durata: 110 minuti
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