5 ragazzetti sottoproletari di Brixton, un quartieraccio londinese con palazzoni popolari e criminalità diffusa, si ritrovano loro malgrado nel bel mezzo di un’invasione aliena da parte di gorilloni inbufaliti alti 2 metri.
Siccome le loro vite sono quotidianamente drammatiche e oramai ce ne vuole per spezzare i loro spiriti, i nostri giovani protagonisti non ci pensano due volte prima d’imbracciare mazze e coltelli e mettere su una caccia allo sfruttatore borghese come non se ne vedevano da lustri.
Taglia di qua, infilza di là, questi reietti si faranno carico, come sempre accade, della sopravvivenza della piramidale società in cui sono sfruttati.
Eccezionale opera prima di un regista strafattone che a distanza di 10 anni dall’uscita rimane fresca e godibile senza per questo afflosciarsi sul nulla qualunquistico entro cui si tenta di spingere ogni opera artistica nella speranza di un mero ritorno economico.
E invece Attack the Block dimostra, se mai che ne fosse bisogno, che si può battere cassa e allo stesso tempo battere la grancassa dell’indignazione popolare senza per questo risultare verbosi, ma anzi coinvolgendo in maniera leggera proprio quello strato sociale che, con tutta la boria tipica dell’avanguardia proletaria tipo Lotta Comunista, viene irrimediabilmente spinta all’altra sponda politica.
Bello, divertente e mai lezioso.
VOTO:
4 lotta comunista
Titolo esteso: Attack the Block – invasione aliena
Regia: Joe Cornish
Anno: 2011
Durata: 1 ora e 28 minuti
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