E se vi sputassero addosso mentre indossate la vostra fantastica divisa militare?
Se vi chiamassero codardo di fronte alla vostra donna?
Se vi levassero le deleghe allo sport giovanile per un articolo infamante de Il Messaggero?
Un mortale destro sul setto nasale non sarebbe la risposta migliore ad una situazione in cui non vi sentite a vostro agio?
Beh, secondo la logica di questo film, sì.
E quindi giù con gli stereotipi più banali che ci siano su tensioni razziali, istituti penitenziari, pedofili assassini, poliziotti ottusi, pacchi bomba, doppiogiochisti sudamericani, travestiti che graffiano la faccia con le unghie e chi più ne ha più ne metta signori venghino signori.
La formula è trita ritrita aritrita e fa talmente appello alla parte più intestinale del popolo che il tutto rasenta il genio puro mentre l’evacuazione più splendente che sia mai stata espulsa d’anima viva segna una linea retta tra il vostro culo e la bocca di Nicolas Cage.
Esplosioni, capelli (pochi) lunghi dietro, meditazione zen, neri diabetici; qui l’immaginazione non ha limiti e si è costretti ad usare un badile per non rimanere sommersi da questa valanga di roba affastellata come una piramide egizia costruita con enormi blocchi di merda.
Insomma: nonostante sia un film tremendo, perché tremendo lo è, un grande plauso va fatto allo sforzo.
VOTO:
2 piramidi
Titolo brasilero: Con Air: Rota de Fuga
Regia: Simon West
Anno: 1997
Durata: 115 minuti
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