Se sei arrivato qui, vuol dire che ti senti offeso.
Ora, prima di strapparti i capelli e gridare alla forca sperando che un branco di cani rabbiosi mi strappino il cazzo a morsi, rifletti un momento sulla natura di questo blog e sul tuo grado di sopportazione della satira a scopo educativo.
Si dà il caso infatti che qui, lungi dal voler prendersi sul serio alla maniera dei recensori barbosi della carta stampata, vige la regola dell’assurdo, dell’eccesso e del sovvertimento dei termini con l’unico e nobile scopo di destabilizzare (per quei pochi miseri secondi che hai dedicato alla lettura di una delle molteplici recensioni ivi pubblicate) il tuo piccolo mondo fatto di certezze rassicuranti che forse troppo spesso ti tengono chiuso entro una gabbia intellettuale la quale ti impedisce di vedere le cose da un altro punto di vista.
Quindi, la prossima volta che ti sale la bile leggendo le mie stupide recensioni, fai un lungo respiro e immagina che ti abbia appena dato un’amichevole spallata per non farti cadere nel baratro culturale accanto al quale camminiamo assieme.
Con affetto
un Film una Recensione
PS: fottiti.
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