Tanto tanto tanto tempo fa in Cina c’era una donna che stava per diventare imperatrice.
Per coronare quest’evento più unico che straordinario, la corte reale aveva deciso di finanziare la costruzione di un’enorme statua di Buddha, tanto grande da far impallidire Rocco Siffredi, affidandola ad un rinomato pedofilo nonché architetto.
Solo che il pedofilo nonché architetto prese fuoco inspiegabilmente prima di gettarsi a capofitto dalla cima della statua.
Ed è subito mistero!
Un bel caso per l’investigatore più cazzuto della Cina, ovvero Detective Dee, personaggio realmente esistito col nome di Di Renjie e oggi sepolto a Luoyang; un caso misterioso di gente che prende fuoco come un grossetano che pesta una merda, un caso ricco di colpi di scena e quella giusta dose di razzismo che noi ungheresi tanto amiamo.
Tipico film cappa e spada, o wuxia, che ti rintrona di calci in bocca dati con l’eleganza del cormorano fino a che non ti senti abbastanza a tuo agio da pisciarti copiosamente nei pantaloni.
Interessante per la sfrontatezza con cui mette in scena le acrobazie più assurde, ma anche molto stupido e ridicolo se preso seriamente.
Se a questo aggiungiamo pure che in più di un’occasione ci si ritrova con la bocca piena di caccole per la noia, non me la sento proprio di consigliarlo.
VOTO:
2 caccole
Titolo originale: 狄仁傑之通天帝國
Regia: Tsui Hark
Durata: 122 minuti
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