E’ l’estate del 1963: John Kennedy non è stato ancora ucciso, i Beatles non hanno ancora fatto il botto e Frances “Baby” Houseman non ha ancora conosciuto il vero amore, quello passionale e sensuale nato con un ballo proibito su una musica rock-caraibica, un ballo che scioglie il sangue nelle vene e fa esplodere le inibizioni di giovini e giovinette.
Ci penserà Johnny Castle, interpretato dal compianto Patrick Swayze, a farle vedere le stelle e a rompere le barriere che dividono i poveracci come lui dalle signorine benestanti come lei.

Per chi avesse dormito sotto un sasso negli ultimi 30 anni, questa è la storia di Baby, una diciassettenne di buona famiglia, la quale va a trascorrere le vacanze estive al Kellerman’s Hotel tra le montagne del Catskill nello stato di New York; insieme a lei c’è il padre, la madre e la sorella, i quali ignorano cosa sta per accadere alla piccola Baby.
Quello che accade è che Johnny (Patrick Swayze) lavora allo stesso hotel come intrattenitore ed istruttore di danza… e Johnny balla come un dio. Lei quindi si innamora al primo colpo e fa di tutto per entrare nella sua vita; lui, dopo alcune naturali resistenze iniziali dovute alla legge sulla pedofilia, cede alla tentazione e si ritrova ovviamente nei guai fino al collo.
L’amore trionferà sul male?

Dirty Dancing era nato come film a basso costo: gli attori non erano famosi, la regia era nuova, e la colonna sonora era poco più di un semplice accompagnamento un po’ melenso ad una storia che non usciva dai binari classici dell’amore proibito inter-classe.
Eppure in brevissimo tempo questa piccola pellicola sull’amore e sulla danza diventò uno dei film più famosi della storia; la colonna sonora vendette 32 milioni di copie, un record della madonna se considerate che Thriller di Michael Jackson (l’album più venduto della storia) arriva a circa 58 milioni di dischi; e la coppia Johnny&Baby è diventata un’icona di amore tardo adolescenziale.
E’ l’estate del 1963: Kennedy è ancora vivo, i Beatles l’anno seguente faranno il botto, e Johnny e Baby dimostrano che le classi sociali, con le loro arcaiche divisioni, stanno finendo e anche un poveraccio con il talento della danza può sognare di scoparsi una diciassettenne bella e ricca.
Titolo: Dirty Dancing
Regia: Emile Ardolino
Anno: 1987
Durata: 100 minuti
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