Nel 2154 la Terra è sovrappopolata, colma di malattie e crimine, mentre i ricchi se ne sono andati a vivere su una nave spaziale (Elysium) in orbita attorno al nostro pianeta e si guardano bene dall’accogliere il resto del genere umano.
Viaggi della speranza, colmi di storpi e bambini malati, provano periodicamente ad atterrare su Elysium per farsi curare in uno dei tanti lettini medici automatizzati, lettini in grado di curare ogni malattia possibile rendendo di fatto gli esseri umani immortali, e periodicamente vengono fatti saltare in aria prima di raggiungere la meta.
Sulla Terra la gente viene sfruttata, sottopagata e presa a calci in faccia dalla polizia che agisce per ordine dei cittadini di Elysium; la parola d’ordine è “produttività”, e niente è più importante, neanche la vita umana dei tanti disgraziati rimasti giù.
Insomma, uno scenario da Italia terzo millennio.
Solo un uomo può cambiare lo status quo: uno nato tra i poveri, uno che ha sempre sognato di andare lassù, uno a cui non va giù la divisione arbitraria tra chi vive per sempre e chi si fa un culo da mattina a sera.
E quest’uomo è MATT DAMON!
…
Neill Blomkamp, dopo il graditissimo District 9, ci regala un’altra perla di cinema pop-politico.
Restano alcune incertezze sul ritmo e sulla storia, specialmente l’abbozzata storia d’amore e sacrificio, un po’ forzata direi, ma il messaggio critico alla società contemporanea divisa in classi (due: ricchi e poveri) e all’ingiustizia quotidiana ingiustificata va dentro e alla fine ci si ritrova a guardare il cielo e ad immaginare Matt Damon che salva il mondo con il suo fare bonario che piace tanto alle mamme.
Titolo originale: Elysium
Regia: Neill Blomkamp
Anno: 2013
Durata: 109 minuti
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