Sono gli anni ’30 americani, l’economia cerca di riprendere moto dopo la grande depressione e uno dei progetti federali di stampo socialista per risanare il mercato del lavoro è il Federal Theatre Project, un fondo di finanziamento per i lavoratori dell’industria dell’intrattenimento tradizionale che intende da un lato dare opportunità di impiego a quei cittadini che sono stati colpiti più duramente dalla recessione e dall’altro portare la gente comune a teatro, per la prima volta in vita loro.
Una delle opere teatrali finanziate dal progetto federale che più si distinguono per il loro sottotesto sedizioso è The Cradle Will Rock; una storia con dentro lavoratori, capitalisti, preti, sindacalisti, sfruttamento e ideali che verrà censurata dalla commissione parlamentare contro le attività anti-americane assieme a Revolt of the Beavers, la storia fanciullesca di una cittadina di castori lavoratori sfruttati che si rivoltano all’opulento castoro capitalista Chief.
In questo clima di forte tensione sociale e rivendicazioni lavorative, le idee socialiste e comuniste si fanno strada tra intellettuali e non caricando la società americana di una spinta rivoluzionaria che alla fine ha riportato più sconfitte che vittorie.
Grande rivisitazione di un’epoca lontana nel tempo ma vicina nel contenuto, La culla dondolerà (lungi dall’essere un richiamo a La culla cadrà di Sloth) vuole ricordarci, con tutto il trambusto possibile ed immaginabile che mette in scena e che purtroppo allontana il pubblico medio troppo abituato ad un intrattenimento lineare e digeribile, la più grande verità possibile della storia umana: non si può fermare il cambiamento perché, come diceva il dottor Ian Malcolm, la vita trova sempre una strada.
Tra le innumerevoli storie di miseria e nobiltà che vengono proposte in un grande calderone volto a suscitare un sentimento più che una riflessione storiografica (ed è proprio qui che molti critici falliscono nell’interpretare correttamente un’opera come questa), vale la pena menzionare quella del ventriloquo Tommy Crickshaw, un intrattenitore che oramai vive una scissione completa dei suoi ideali tra sé e il pupazzo pel di carota che si porta sempre dietro e al quale mette in bocca le idee più scomode giocando ad una contrapposizione fittizia che trova il suo più alto indice di pietas nel canto dell’Internazionale di fronte ad uno sparuto pubblico disattento.
Molto bello, ma non per tutti, purtroppo.
VOTO:
4 Ian Malcolm
Titolo originale: Cradle Will Rock
Regia: Tim Robbins
Anno: 1999
Durata: 132 minuti
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