Pierre Peders è un reporter specializzato in politica e affari internazionali il quale viene mandato a intervistare la scialba attrice di soap opera Katya proprio mentre a Washington sta scoppiando un mezzo scandalo in cui il presidente stesso pare implicato.
Evidentemente infuriato per il suo declassamento a gossipparo di quart’ordine, Pierre fa di tutto per rendersi insopportabile agli occhi della bella e viziata attrice e, dopo sonore bevute, striscie di cocaina e insulti più o meno velati, i due cercheranno di dare un senso alle loro tragicomiche esistenze fregandosi l’un l’altro nello stile dei più classici drammi teatrali a basso budget.
“Sorpresone” finale.

Remake dell’omonimo film del 2003 diretto dal fu Theo Van Gogh, artista olandese barbaramente ucciso a pistolettate e sgozzato nel centro di Amsterdam il 2 novembre 2004 da un testa di cazzo fissato con la religione islamica che voleva vendicare il suo inesistente dio di merda per l’opera Submission (uno dei modi di tradurre “Islam”…) ritenuta altamente blasfema da lui e da tutte le altre teste di cazzo come lui fissate con invisibili figure paterne nell’alto dei cieli a causa di evidenti traumi infantili mai espressi e opportunamente curati, Interview è uno di quei film difficili da giudicare e decifrare per via del suo pesante bagaglio referenziale.
E chi lo sa, forse Steve con questo film ha voluto più che altro rendere omaggio al collega europeo morto per colpa dell’ignoranza e della paura del cazzo piccolo; ad avvalorare la tesi tra l’altro c’è la scritta “Van Gogh” sul furgone tamponato a inizio film.
Pellicola omaggio od opera internamente covata, certo è che Interview risulta più un esercizio di stile (seppure ottimo) che un vero e proprio film e per questo motivo è forse la regia meno bella del caro Mr. Pink.
VOTO:
3 cazzi piccoli e mezzo
Titolo originale: Interview
Regia: Steve Buscemi
Anno: 2007
Durata: 84 minuti