La mia vita a Garden State (2004)

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Zach Braff è conosciuto ai più come J.D. della serie televisiva Scrubs, un ruolo che lo ha lanciato al grande pubblico e che gli ha regalato notorietà e successo; Zach Braff però ha sempre voluto fare il regista ed intorno ai 20 anni scrisse una sceneggiatura parzialmente ispirata alla sua vita, alla depressione di cui soffriva e alla profonda solitudine che provava.
La mia vita a Garden State è il coronamento di quel sogno fanciullesco e giusta catarsi per i demoni che l’hanno afflitto per parecchi anni.

La mia vita a Garden State (2004)
e anche l’occasione per pomiciare con Natalie Portman

Andrew Largeman è un attore di piccole parti in serie televisive che arrotonda il mensile servendo ai tavoli di un ristorante vietnamita; vive una vita isolata e priva di emozioni anche e soprattutto perché da quando aveva 10 anni è sotto psicofarmaci, nello specifico i sali di litio che aiutano i disturbi bipolari riducendo la sensitività e l’esplosione emotiva del soggetto in cura.
Un giorno arriva una telefonata dal padre che gli annuncia la morte della madre paralitica per affogamento nella vasca da bagno, ma Andrew è incapace di qualsiasi emozione, anche di fronte alla bara della genitrice.
Tornato alla sua città natale nel New Jersey, da cui il titolo, incontra gli amici di una volta e fa la conoscenza di Sam, una bugiarda cronica che soffre di epilessia.
Sarà proprio il contatto con questa ragazza fuori dall’ordinario a ridargli quella vitalità che pensava perduta per sempre in un mare di pillole.

La mia vita a Garden State è stato un debutto alla regia di grande rilievo, una vera perla tra le commedie dolce-amare post-adolescenziali; finanziato da un misero budget di 2,5 milioni di dollari, donati da un ricco fan di Scrubs, questo film si è guadagnato numerosi premi e riconoscimenti ed addirittura si è portato a casa un Grammy come miglior compilation per colonna sonora (con canzoni selezionate direttamente da Zach).

Da menzionare la scena più bella per semplicità costruttiva e risonanza simbolica e cioè l’incontro con Albert; marito, padre di famiglia e guardiano di una voragine di cui nessuno conosce il fondo, quasi un abisso infinito a cui Albert guarda con enorme curiosità perché è la prima volta nella sua vita che si trova di fronte a qualcosa di così simile a lui.
Albert ed Andrew sono ovviamente uno lo specchio dell’altro, ottime persone che si trovano ad un momento della loro vita in cui decidono di esplorare l’abisso, l’ignoto, invece di fuggire via.

Titolo originale: Garden State
Regia: Zach Braff
Anno: 2004
Durata: 102 minuti

I film sono visti rigorosamente in lingua originale.
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Autore: un Film una Recensione

I was Born, I Live, I will Die

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