Due maestri elementari sono prossimamente circondati da ragazzini e ragazzine mentre un cementificio piazzato furbescamente a 200 metri dalla scuola circonda tutti quanti (leggermente meno prossimamente e molto più subdolamente) con orrende e malsane polveri sottili.
Dopo ripetuti e fallimentari tentativi di riproduzione anfigonica, Paolo e Maria vanno a fare accertamenti da un professorone svizzero scoprendo quello che la Chiesa Cattolica va dicendo da sempre, e cioè che quando c’è un problema è sempre colpa della donna, serpe.
Interessante commedia dai risvolti semi-politici e semi-sociali che, seppur mantenendosi su livelli ampiamente superficiali di critica, riesce in più di un’occasione a strappare un sorriso amaro come da migliore tradizione di commedia all’italiana.
L’inespressività ribollente di Nino Manfredi è uno dei punti forte del film come d’altra parte la sua rassegnazione intellettuale di fronte alla silenziosa valanga degli eventi socio-politici dell’epoca; se a questo affianchiamo la tenace semi-ottusità di una Mariangela Melato in piena fase ovulatoria, ecco allora che anche due vecchi come De Sica e Zavattini portano a casa una pellicola non indispensabile, ma pregevole.
VOTO:
3 ovuli e mezzo
Titolo inglese: We’ll Call Him Andrew
Regia: Vittorio De Sica
Anno: 1972
Durata: 104 minuti
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