Una famiglia di teste di minchia, sia i genitori che i figli, vogliono passare l’ultima vacanza assieme prima del divorzio dei due stronzi più grandi e scelgono un ricco resort su un’isola tropicale sfruttando un coupon della farmacia di 10 euro.
Questa cifra, del tutto ragguardevole e consona all’anima de li mortacci tua, sarà la loro rovina perché si ritroveranno assieme ad altri malcapitati turisti su una spiaggetta tanto incantevole quanto maledetta che li farà invecchiare più o meno alla velocità con cui ti alzerai dal divano per pronunziare una bella bestemmia in aramaico.
L’insostenibile leggerezza dell’essere multiforme chiamato gesucristo non riesce minimamente a farmi comprendere il motivo di un film che, partendo da un’idea buona (ma che non è frutto del “genio” di Manoj, bensì di una grafic novel zozzetta secondo i puritani americani), finisce per approdare sul lido di Venezia durante lo scarico delle acque reflue di 20 navi da crociera.
Loro scaricano e tu bevi e ribevi la merda di migliaia di liberali che si sono liberati dei loro scarti organici in bocca tua.
Bravo proletario, bravo così che un giorno anche tu potrai scalare la scala mobile sociale… solo che la scala l’hai presa al contrario e sempre al tuo posto di proletario rimarrai.
Film bambinesco e finale-stoccata alle multinazionali che fa ride stocazzo per le incongruenze narrative e il semplicismo spiccio con cui (non) è stata costruita la storia.
VOTO:
2 navi da crociera e mezza
Titolo alternativo: Decrepit
Regia: M. Night Shyamalan
Durata: 1 ora e 48 minuti
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