Una compagnia di semi-volontariato si prende cura del trasporto di persone disabili, malate o semplicemente troppo anziane per muoversi indipendentemente.
C’è chi deve andare a comprare un paio di scarpe nuove perché quelle che ha le ha consumate a forza di strusciarle a terra per colpa di una paralisi, c’è chi vuole andare al parco e prendersi un semplice caffè e chi ancora ha la visita periodica dal dottore per controllare l’avanzamento del tumore polmonare che lo affligge.
Piccolo documentario girato a spalla e virante al minimalismo che, in un gioco di riflessi, segue le vicende di persone la cui vita è ai margini della società giapponese.
Quello che ne scaturisce è una profonda tristezza, sia per la condizione di estrema povertà economico-sociale alla quale tanti membri della società sono relegati e sia per la loro rassegnazione ad un destino scritto nella pietra di un cuore freddo come quello del Sol levante.
VOTO:
3 destiny’s child
Titolo polacco: Pokój
Regia: Kazuhiro Soda
Anno: 2010
Durata: 75 minuti
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