Morty Smith è un giovane liceale un po’ svampito il quale si trova ogni settimana in incredibili avventure inter-dimensionali al limite del paranormale per colpa di suo nonno Rick Sanchez, un paranoico insensibile scienziato nichilista sempre alla ricerca di un nuovo modo per sopire i suoi demoni interiori.
Lo strambo duo affronta così ogni sorta di pericolo fantascientifico senza la benché minima ragione e con un’alta probabilità invece di finire morti stecchiti.
La cosa straordinaria di questa vera e propria perla dell’animazione contemporanea è il suo mix perfetto di umorismo nero e completa accettazione della scienza come unico possibile metodo di indagine a nostra disposizione e pilastro sul quale si fonda la nostra società.
Le conoscenze e la realtà messeci a disposizione con l’introduzione del metodo scientifico sono talmente scolpite nell’immaginario dei creatori come del pubblico di riferimento che la maggior parte delle battute e delle assurde situazioni comiche derivano proprio da questo assunto, da questa accettazione preliminare da cui deriva poi tutto il resto.
Scherzare sul fatto che Plutone è un pianeta è possibile solo quando lo spettatore è ben conscio della falsità dell’affermazione, ma il gioco va ben oltre.
E’ infatti nella miriade di riferimenti (Cthulhu nei titoli di testa) e gag fulminee (tipo la creatura nata da uno starnuto di Morty che nasce, cresce e muore nel lasso di tempo di una corsa di pochi secondi) che lo show trova la sua solida spina dorsale su cui poi piantare anche una spruzzata di umorismo più semplice da pubblico generalista (come l’alcolismo autolesionista di Rick).
Un bellissimo cartone pieno di sorprese insomma che ovviamente può essere apprezzato appieno solo da chi si diverte in egual misura con i Lego, le droghe e la scienza.
VOTO:
5 Marty McFly lego
Titolo originale: Rick and Morty
Stagione: prima
Creatori: Justin Roiland e Dan Harmon
Anno: 2013-2014
Durata: 11 episodi da 20 minuti
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