Povero Peter Parker.
Ragazza bella con la figa stretta, amico grasso al cui fianco non sfiguri mai alle feste, poteri sovrannaturali al limite del divino; insomma, una merda di vita che quei fascisti ultra-conservatori degli ucraini sognerebbero al posto della loro misera esistenza ai bordi della cattiva Russia contro cui volevano piantare missili nucleari con la folle e falsa sicurezza dell’ombrello protettivo della NATO che invece al primo momento utile ha fatto capire loro come il cane a guardia del porcile non entra in casa quando vuole.
Peter nel frattempo se ne sta a lì a sucare Mary Jane fica stretta quando un sortilegio magico casinista rigira sottosopra il mondo che conosce facendogli conoscere non uno, ma ben due possibili contendenti al posto di lecca francobolli di MJ.
Commedia sopra le righe che non si prende mai sul serio, come da tradizione “Spiderman ultima venuta”, e che si gioca il tutto per tutto con l’effetto nostalgia dei quarantenni e dei trentenni che si ritrovano inaspettatamente assieme ai ventenni nelle sale cinematografiche per un’orgia sporcacciona al limite del legale.
Non è chiaramente un capolavoro, ma fa il suo lavoro d’intrattenimento base; cosa che Maze Runner non ha mai fatto.
Dio ti ama e tu non lo sai.
VOTO:
3 sporcaccioni
Titolo venezuelano: El Hombre Araña: Sin camino a casa
Regia: Jon Watts
Durata: 2 ore e 28 minuti
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