In giro c’è un fottuto ammazza-piedipiatti e io non potrei essere più felice.
Purtroppo il corpo di polizia non concorda e tenta invano di acchiappare questo buon samaritano che sta ripulendo la città da questi cani della borghesia e i cani bastardi non ci mettono molto a capire che hanno a che fare con un imitatore di John Kramer, il serial killer Jigsaw protagonista di 8 film.
Tra uno stereotipo e l’altro e una fotografia così contrastata che stava per prendere fuoco, Spiral scende veloce nello scarico dello sciacquone dal quale era risalito come Mr Hankey.
Imbarazzante è dir poco.
La sceneggiatura credo sia stata scritta a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso per poi essere dimenticata in un cassetto di qualche produttore, tra droga dello stupro e un paio di calze di quella mignotta lì che ho fatto fuori l’estate scorsa.
Maledetta troia che serata.
Poi a un certo punto uno deve aver pensato che si poteva fare un episodio della saga di Saw senza ci fosse alcun legame con la saga di Saw e questo vecchio copione è ricicciato fuori come un tumore quasi sconfitto.
E invece no, il tumore è tornato e ti mangerà il cervello fino a farti scordare come si piscia e ti piscerai in bocca perché sei un cane della borghesia e un giorno farai la fine del porco bastardo che sei.
VOTO:
2 mr Hankey
Titolo esteso: Spiral – L’eredità di Saw
Regia: Darren Lynn Bousman
Anno: 2021
Durata: 1 ora e 33 minuti
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