Lucio Dalla è stato un’icona popolare italiana di portata eccezionale.
Durante la sua carriera artistica durata 50 anni, Dalla ha saputo raccontare piccole grandi storie di italiani e italiane che spesso non trovano spazio nei libri di storia. Col suo stile sempre diverso eppure sempre rinnovato, Lucio ha saputo fondere eclettismo musicale, politica, tradizione orale, teatralità, storia e religione come pochi hanno fatto.
Dal jazz al pop, dal beat all’opera, il piccolo cantautore di Bologna si è ritagliato uno spazio tutto suo nell’immaginario collettivo del bel paese.
E Vito Palmieri, col suo cortometraggio Anna bello sguardo, ha provato a ripercorrerne le orme e raccontare quindi la piccola grande storia di un ragazzino bolognese delle medie sbeffeggiato dai compagni di scuola e il cui oggetto del desiderio è una ragazzina di nome Anna.
Accompagnata da un pianoforte minimalista e un solitario malinconico clarinetto, la storia del giovane ragazzo che affronta le piccole vicissitudini della vita fa centro nello spettatore e dona un dolce abbraccio di rinnovata speranza a tutti quelli che, giorno dopo giorno col loro carico di tradizione ed umile lavoro, fanno dell’Italia un paese ricchissimo di cultura e vita.
Titolo originale: Anna bello sguardo
Regia: Vito Palmieri
Anno: 2013
Durata: 15 minuti