Un sottomarino che non si fa mai i cazzi suoi finisce dritto dritto dentro un iceberg contenente Godzilla ibernato e lo risveglia facendolo incazzare come una bestia rettiliana alta 50 metri che sputa raggi atomici dalla bocca.
Nel frammentre, un drappello di fottuti liberal-capitalisti sbarca sull’isola dei cannibali dei cazzi mosci per rubare il loro dio, ovvero una bestia scimmiesca alta 45 metri che tira caraffe possenti sulla tua boccaccia di merda e riesce a potenziarsi enormemente quando entra in contatto con l’elettricità.
I due mostri, Godzilla e King Kong, si affronteranno a suon di caraffate sbocchine sul martoriato suolo nipponico fino a quando uno dei due ammetterà la sua impotenza di fronte all’imperatore giapponese.
Film cross-over tra due famosi universi mostruosi e pellicola di merda.
Vedere due uomini travestiti darsi spintoni all’interno di miniature dettagliate per simulare morte e distruzione può anche essere divertente, ma ci deve essere una narrazione coinvolgente a supporto… e purtroppo qui è assente.
Qualche idea serpeggia, tipo l’idiozia dei magnati dell’industria che pensano di controbattere le pubblicità di Godzilla portando a casa un mostro spaventoso rubato ad una popolazione a cui regalano specchietti e sigarette, ma sono troppo poche e diluite in un mare d’inconsapevole arretratezza culturale pregna di patriarcato, razzismo, diseducazione emotiva e tua madre travestita da pirata.
Molto famoso per la storia dei due finale divergenti, americano e giapponese, cosa totalmente falsa, e molto odiato dal sottoscritto, cosa totalmente vera.
VOTO:
2 caraffe e mezza
Titolo originale: キングコング対ゴジラ Kingu Kongu tai Gojira
Regia: Ishirō Honda
Durata: 1 ora e 37 minuti
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