Il colonnello Kane, psichiatra del corpo dei marines durante la guerra in Vietnam, arriva ad un castello dall’aria spettrale adibito (per nessuna ragione logica) a centro di igiene mentale per i soldati impazziti.
Qui cerca di svolgere il suo lavoro di terapeuta facendo discussioni assurde con i pazienti sul creatore dio onnipotente e la vita dopo la morte.
Tra una sviolinata in favore della religione e una serie assurda di situazioni al limite del ridicolo cinematografico, il film giunge ad un improbabile epilogo grazie al quale i cristiani devoti di San Cristoforo potranno dormire sonni tranquilli.
Ne ho viste di cazzate in vita mia, ma mai come questa.
Se si tralascia l’unica scena interessante e cioè un Gesù crocifisso sulla Luna (comunque molto gratuita e pretenziosa), allora non rimane proprio niente in mano al povero spettatore che ha avuto la sfortuna di addentrarsi nei meandri di questo pallone pieno di scoregge cosmiche svolacchiante nei cieli tersi di un cristianesimo da fine ottocento.
La storia è confusionaria al massimo (e nonostante ciò il sorpresone finale è telefonato già dai primi minuti), le interpretazioni sono eccessive e macchiettistiche (imperdonabile il capo dei teppisti motociclisti, ballerino di 95 chili capace di spaccate a 180 gradi che forza il povero Kane a leccare la birra sul pavimento) ed il montaggio riesce nella difficile impresa d’essere allo stesso tempo lento e a salti.
Insomma, questo La nona configurazione è una follia totale che non fa né ridere né riflettere; siamo invece sul fronte dello spocchiosetto che vuole provocare ‘sto cazzo a tutti i costi.
Ma per me l’unico che può sorprendersi è un prete di Poggibonsi.
PS: il regista ha scritto L’esorcista.
Tutto il resto è noia.
VOTO:
1 Califano e mezzo
Titolo originale: The Ninth Configuration
Regia: William Peter Blatty
Anno: 1980
Durata: 118 minuti
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NON CAPISCI UN KAZZZZ DI FILM
MA CHI TI FA SCRIVERE STE KAZZZTE
MAH !!??
A Brune’, stai in una botte de fero!