Peter Venkman, Raymond Stantz ed Egon Spengler sono tre ricercatori alla Columbia University di New York dai metodi discutibili e con in testa teorie sul paranormale da camicia di forza.
Sbattuti fuori dall’università a calci in culo e messisi quindi in proprio con l’etichetta di “acchiappafantasmi”, questi tre sventurati portasventura liberisti devono ringraziare iddio (denaro) per aver beccato il momento giusto, ovvero la venuta di Gozer il gozeriano, un dio distruttore sumero che porterà terrore e morte sotto le simpatiche spoglie dell’omino dei marshmallows, che in italiano si chiamano toffolette.
E la mia vita ora ha preso un’altra piega.

Eccezionale commedia anni ’80 in gran parte giocata su un umorismo sottile e adulto (basti pensare ai tanti piccoli scambi tra Murray e Aykroyd), questo vecchio e caro Acchiappafantasmi (per una volta il titolo è stato tradotto bene) rimane fresco e piacevole malgrado l’abbia visto 372 volte…
…e malgrado sia un classico esempio di liberismo reaganiano anni 80 anti-statale, anti-regolamentazioni e anti-ecologista.
Pieno di momenti fulminanti (tipo i ricchi indifferenti dentro il gazebo a Central Park mentre Louis Tully viene violentemente posseduto) ed interpretazioni favolose e per nulla scontate, la pellicola riesce pure ad essere non razzista e non maschilista nonostante abbia un nero sottomesso e una donna da salvare: il primo infatti mantiene una sua dignità e un’identità propria totalmente indipendenti dalla sua condizione di afro-americano mentre la seconda (Sigourney Weaver) è una violencellista in carriera che vive da sola e non si fa fregare dai modi da lumacone di Peter.
Purtroppo si è pensato bene (male) di fare un remake del cazzo con un cast tutto al femminile.
E indovinate di chi è la colpa?
Di una donna (Amy Pascal) e di un frocio (Paul Feig).
Ovviamente non ce l’ho né con l’una (per essere una femmina) né con l’altro (per essere un giraculo), sai quanto me ne frega.
No, io ce l’ho con lei perché è un’emerita stronza manager dei miei stivali la quale pensa di fare un servizio al gentil sesso mettendo in scena umilianti siparietti da avanspettacolo con la complicità di un omosessuale, lui, il quale tenta di acchiappare un certo pubblico rosa con la solita minestra di colorato infantilismo, tutto degno della dominante ideologia fascio-neoliberista che vede di buon occhio donne e froci solo quando sanno stare al loro posto, e cioè al servizio del maschio alfa.
Mortacci vostra, che le toffolette ve sfonnino!
VOTO:
4 toffolette
Titolo originale: Ghostbusters
Regia: Ivan Reitman
Anno: 1984
Durata: 105 minuti