E’ il 1983, il comunismo fa ancora paura, e nella tranquilla cittadina americana di Hawkins un bambino dodicenne scompare in circostanze misteriose.
Spetterà ai sui tre amici sfigatelli, lo scavezzacollo sceriffo locale depresso, una ragazzina telecinetica scappata da un laboratorio segreto della CIA e una serie di personaggi fuori le righe riportare indietro il minorenne scomparso addentrandosi nella mostruosa dimensione alternativa in cui è stato trascinato.
Il tutto attraverso la più grande raccolta di riferimenti letterario-cinematografici anni ’80 che essere umano abbia mai visto e sentito.
Bellissima stagione autoconclusiva all’insegna del mistero prodotta da Netflix che, dopo il tremendo BoJack Horseman, ci regala un’altra perla d’intrattenimento alternativo.
Se uno riesce a non pisciarsi sotto dalla felicità per la sequela di citazioni più o meno velate a tutt’un mondo passato prossimo che bussa forte alle porte dei nostri cuori, allora ci si può anche soffermare ad apprezzare gli altri ottimi elementi che contraddistinguono la serie, tipo alcune ottime interpretazioni, tra le quali spiccano i 4 ragazzini, veri e propri assi della recitazione scialla come il vento, i quali sono stati scelti con un mega casting che ha interessato più d’un migliaio di aspiranti e non, come avviene spesso, una dozzina di incontri privati che interessano un paio di para-pedofili.
Ora, siccome la serie merita parecchio e rimane difficile parlarne senza rovinare le numerose sorprese che gli 8 episodi hanno in serbo per lo spettatore sapiente che si avventuri in questo mare di nostalgia canaglia, mi limiterò ad una TOP 5 delle migliori citazioni anni ’80 presenti:
1 – Le musiche hanno un chiaro sapore retro con più d’un brano fortemente ispirato alle colonne sonore di John Carpenter; uno su tutti, quello sui titoli di testa che mi ha ricordato Grosso Guaio a Chinatown nella scena all’aeroporto, con quel suo battito cardiaco un po’ angosciante e un po’ etereo.
2 – Il personaggio di Eleven, la bambina telecinetica, è ispirato a film quali E.T. l’extraterrestre (la corsa in bici per sfuggire ai furgoni) e Scanners (l’assassinio telepatico).
3 – I pubescenti sfigati che combattono le avversità col loro ingegno e la forza dell’amicizia ricordano molto i protagonisti de I Goonies, Stand by Me e IT.
4 – Il ragazzino intrappolato in una spaventosa dimensione parallela alla nostra vive un’avventura simile alla bambina di Poltergeist.
5 – I titoli di testa sono stati realizzati ricalcando il tipo di carattere usato sulle copertine dei libri di Stephen King, in particolare Needful Things, da cui anche il titolo.
VOTO:
4 IT e mezzo
Titolo originale: Stranger Things
Creatori: The Duff Brothers
Stagione: prima
Anno: 2016
Durata: 8 episodi da 45 minuti
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