Rose e Kat sono due studentesse di una scuoletta privata per stronzetti cristiani coi soldi mamma mamma cos’è il menarca che si ritrovano appaiate per un paio di giorni dopo la chiusura invernale perché i genitori paiono essersi dimenticati di venirle a prenderle.
Sfortunatamente (per Rose), quel fine settimana sarà anche il tempo giusto, per chi lo vuole, di farsi venire un embolo cerebrale e cominciare a vedere i draghi con le ali verdi e la faccia fa paura oh ohh.
Spaventi spaventevoli saranno il pane da ciancicare per gli inquilini del college privato rimasti in loco e tu non avrai accesso al paradiso perché dio non ti vuole bene, nonostante quello che ti continua a dire Padre Guido.
Il figlio di Anthony Perkins evidentemente non riesce a mandare giù la scomparsa del suo frocissimo padre morto di HIV (chissà perché) e della madre schiantatasi sulla torre nord del world trade center nel 2001 e quindi sforna questo “bu bu impaurisciti” l’anno prima di quell’altro bu bu impaurusciti, incentrando questo sul dramma dell’abbandono mentre l’altro era sul ricordo.
Opera riuscita, indubbiamente, e questo giocare sul minimale mai bugiardo (tanto che il twist se stai attento in realtà non c’è) mi è piaciuto assai.
Forse si potevano risparmiare quel momento di cattivo gusto con la controfigura di Papa Francesco con le gambe sporche di sangue e merda rincorso da un gruppo di capre nere sullo sfondo di quella scena di stupro, anch’essa francamente gratuita.
Il resto invece ok.
VOTO:
3 capre nere e mezza
Titolo originale: The Blackcoat’s Daughter
Regia: Oz Perkins
Anno: 2015
Durata: 1 ora e 33 minuti
Compralo: https://amzn.to/3lStcJV
Se ti senti offeso, clicca qui