La famiglia Inamura gestisce una compagnia di taxi un po’ squallida, ma questo non è la parte peggiore della loro misera vita.
Accade infatti che il capofamiglia abbia il vizietto di picchiare la moglie i 3 figli come zampogne prima durante e dopo aver bevuto creando chiaramente un bel po’ di scompiglio, oltre che una serie di oggetti contundenti rotti che ti dico levati signora mia.
Ma una notte buia e tempestosa la signora Imamura, colma d’odio e di botte, decide di porre fine a questo scempio quotidiano, innescando al contempo la reazione a catena che porterà alla disintegrazione della famiglia che lei aveva tentato, così facendo, di proteggere.
Duro ritratto familiare di un Giappone chiuso nel suo tipico mutismo sentimentale e incapace di convergere verso un catartico abbraccio collettivo.
Le tragiche vicende dei 3 figli Hiroki, Yuji e Sonoko si intrecciano con quelle della madre Koharu e dei 4 dipendenti della compagnia di taxi in un gioco di specchi e rimandi che catalizzano l’attenzione dello spettatore verso l’inevitabilità del destino umano e la difficoltà di cambiare la realtà dei fatti, anche quando questi appaiono ingiusti e grotteschi.
Un ottimo film che, nonostante sia a tratti didascalico e soffra di un generale rallentamento nella parte centrale, rimane comunque godibile.
VOTO:
3 generali e mezzo
Titolo originale: ひとよ – Hitoyo
Regia: Kazuya Shiraishi
Anno: 2019
Durata: 123 minuti
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