A capo della comunità c’è John Herod, un criminale con alle spalle numerose rapine e assassinii, il quale non riesce a vivere una vita felice da pensionato (quale è) e sente quindi il bisogno impellente di duellare con tutto e tutti alla disperata ricerca di una sonora lezione.
A dargli le dovute tottò sul culetto arriva la pistolera Ellen la quale ha un conto in sospeso con Herod da circa 30 anni e cioè da quando la costrinse ad assistere alla morte del padre sceriffo.
Nel calderone dei duellanti ci sono anche Kid, il figlio illeggittimo di Herod che vuole solo il rispetto del padre, e Cort, un ex collaboratore di Herod fattosi predicatore.

Dispiace molto, soprattutto perché, tolte alcune inevitabili cadute (per lo più dovute all’egocentrismo della produttrice Sharon) e un finale molto telefonato e alquanto affrettato nella sua conclusione catartica, The Quick and the Dead era ed è un godibilissimo alternativo ai classici di Leone ed un’abile prova registica del sempre forte Sam Raimi.
Splendido omaggio al genere “spaghetti western”, The Quick and the Dead (il vivo e il morto) è un carrozzone sul quale sono montati in ordine sparso Sam Raimi (regista), Sharon Stone (protagonista e co-produttrice), Gene Hackman (John Herod), Russel Crowe (Cort) e un giovane Leonardo DiCaprio (The Kid) il quale ha tirato fuori una delle migliori interpretazioni dell’intero film; purtroppo per loro però Pronti a morire ha “floppato” tristemente e s’è visto superare e doppiare al botteghino da Billy Madison con Adam Sandler.
VOTO:
4 Adam Sandler
Titolo originale: The Quick and the Dead
Regia: Sam Raimi
Anno: 1995
Durata: 107 minuti
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