Train to Busan (2016)

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Un padre tutto prono a succhiare il cazzo del liberismo capitalista non si rende conto che sua figlia comincerà ben presto ad odiarlo talmente tanto da desiderare più di ogni altra cosa al mondo che essere pisciata in faccia da un gruppo di figli di papà prima d’essere brutalmente stuprata a ripetizione senza il minimo briciolo d’amore.
Quell’amore che lei tanto desiderava dal padre prono a succhiare il cazzo del liberismo capitalista.

E no, non stiamo parlando di casa Calenda, ma dell’invasione zombie in Corea del sud che coglie di sorpresa i nostri protagonisti mentre sono in treno da Seul a Busan, senza scalo ad Orte e senza noccioline.

Sangue, spaventi, urla, tradimenti, pentimenti, sacrifici, dentifrici e molto, ma molto rimpianto di queste due ore della vita mia.

Train to Busan (2016)

NCS ragazzi. Non Ci Siamo.

Nonostante una buona realizzazione tecnica ed alcune simpatiche trovate, tipo il plotone di soldati zombie alla stazione Daejeon che sburrano panna montata quando odono qualcuno pronunciare “carmelitane scalze”, la sensazione è di aver già visto tutto e tutti, perlomeno per chi ha effettivamente già visto qualsiasi altro film zombie.

Chi invece è appena sceso sul pianeta Terra e non ha idea di cosa sia un morto vivente, allora forse questo film riassumerà bene qualche decennio di narrativa al riguardo.

VOTO
2 figlie di Calenda e mezza

Train to Busan (2016) voto

Titolo originale: Busanhaeng
Regia: Yeon Sang-ho.
Durata: 118 minuti
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I film sono visti rigorosamente in lingua originale.
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Autore: un Film una Recensione

I was Born, I Live, I will Die

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