Un vecchio ebreo ipocondriaco newyorkese si ritrova tra le mani una gnocchetta poco più che maggiorenne miracolosamente portata al tenero ascolto delle sue lamentele di merda e riesce a farsela scappare per aver prestato meno della minima dose di empatia verso il genere umano.

Claustrofobica e verbosa, come richiede la paternità registica, tragedia sull’insensatezza dell’esistenza umana imbalsamata con le mostruose fattezza di commedia amorosa con inaspettato lieto fine.
Nonostante qualcuno potrebbe lamentare l’effetto saturazione filmica, questo 127esimo film di Woody Allen gioca molto bene le sue carte, che a prima vista risulterebbero particolamente influenzate dal percorso personale del regista più ipocondriaco del mondo quando eppure Woody giura e spergiura che il film l’ha scritto 30 anni fa pensando come attore protagonista Zero Mostel, ma la pasta è meglio ripassata.
Non sequitur.
VOTO:
3 non sequitur e mezzo
Titolo originale: Whatever Works
Regia: Woody Allen
Anno: 2009
Durata: 93 minuti
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