Film episodico con tema centrale “il colpo di fulmine”.
Nel primo, lo psichiatra Benni si rifugia in Trenino per sfuggire alla guardia di finanza li mortacci sua sto ladro e, fingendosi prete, raggira un’intera comunità montana per poi tentare, con successo, l’affondo del suo pene dentro la vagina del maresciallo dei carabinieri locale.
Nel secondo invece abbiamo la classica storia d’amore apparentemente impossibile tra una pesciarola romana e l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede che, cotto a puntino dai modi bruschi della signora, si fingerà un coatto di primo pelo per conquistare la sua bella avvalendosi dell’aiuto del suo autista romano Nando.
Svolta clamorosa per i cinepanettoni della Filmauro che per la prima volta si ripuliscono dalle tonnellate di merda e battute sessiste che li hanno contraddistinti per un ventennio ed abbracciano un più tradizionale registro casa-famiglia con battute scemine ma simpatiche ed attori che non tentano ogni due minuti di urlarsi in bocca quanto hanno cacato la sera prima.
Non è eccezionale, tutt’altro, ma se si considera la sporca provenienza siamo di fronte ad un capolavoro.
VOTO:
3 tonnellate
Titolo inglese: Lightning Strike
Regia: Neri Parenti
Durata: 1 ora e 44 minuti
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