Shizuka Suzuki è una stronza.
E’ una stronza che vuole imparare a ballare bene, ma non vuole ammetterlo a sé stessa e quindi si mangia la vita in ufficio nascondendo la sua solitudine interiore dietro diagrammi e riunioni aziendali con un gruppo di uomini attempati che non sanno cosa sia muoversi e divertirsi.
Poveri stolti.
Fortuna che a rimescolare le carte in tavola arriva un vecchio imbonitore con la dentiera, una giacchetta sgargiulla che levati di torno e una sciatalgia incipiente che, grazie alla sua magia da 4 soldi, degli anellini da 50 yen e 100 grammi di coca tagliata male, trasformerà la stronza in un pericolo ambulante ballerino, domabile unicamente con una sana e vecchia dose di ceffoni.
Una pena.
Una pena di film che io maledico il giorno che mi hanno spinto a vedere questa cacata immane disegnata a fior di pennello sanguinolento per le donnette giapponesi che sognano il principe azzurro, ma poi lo rifiutano perché sono donne indipendenti che comprano le loro scarpette rosse di merda su Amazon; il tutto mentre si masturbano con un cocomero fradicio.
Vi odio.
Vi odio tutti.
VOTO:
1 cocomero e mezzo
Titolo originale: ダンスウィズミー Dansu Wizu Mi
Regia: Shinobu Yaguchi
Anno: 2019
Durata: 103 minuti
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