Louisa è povera, inglese e senza un’adeguata educazione.
Come cazzo potrebbe essere peggio la sua vita?
Semplice: mettici pure un paralitico, ricco e con la spuzzetta sotto il naso e hai fatto tombola.
Siccome però siamo più dalle parti dei romanzi Harmony che di Ken Loach, la nostra beneamata Lou imparerà ad amare il cervello dietro il cazzo moscio mentre il cervello finirà per odiare il cazzo moscio perché vorrebbe vederlo uscire ed entrare a ritmi vertiginosi dentro la fregna della povera proletaria dai modi allegri e spensierati.

Film strappalacrime perfettamente confezionato per il suo pubblico di riferimento e cioè gattare, froci e chiunque sogni di sfruttare un tetraplegico per farsi intestare tutti i suoi averi.
E però, nonostante la trama da romanzo rosa inglese del secolo scorso e un generale senso di incazzatura derivato dalla consapevolezza che i poveri non si affrancheranno mai dalla loro condizione fintantoché i ricchi li convinceranno a farsi pulire il culo in cambio di pezzetti di carta colorata, il film funziona bene e gli attori godono di alcuni momenti di profonda bravura.
Su questo punto bisogna tirare una felice riga di cocaina in onore di Emilia Clarke la quale, lontana dai medievali panni dell’inculata dragona, trova la sua perfetta dimensione dando vita ad un personaggio irresistibile nella sua ignorante goffagine.
Da cazzi sulle gengive invece i distributori italiani che non hanno correttamente titolato il film Io di fronte a te.
VOTO:
3 ignorati goffi
Titolo originale: Me Before You
Regia: 110 minuti
Anno: 2016
Durata: Thea Sharrock
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In me, piu’ che un “generale senso di incazzatura”, ha innescato una deflagrazione di bestemmie (alcune piu’ fantasiose di altre, ma probabilmente nulla di nuovo; ormai non ci s’inventa piu’ nulla). Ma come si fa ancora oggi a far passare un messaggio che puo’ sintetizzarsi cosi’: se sei una donna di classe medio-bassa (ma almeno un po’ bbona) e vuoi emergere dalla melma socio-economico-culturale, nella quale il caso ti ha fatto venire al mondo, allora trova un pollo ricco (possibilmente con un piede nella fossa) a cui suggerire miraggi vaginali … et voila’: ecco che puoi comprarti un vestito da gran gnocca di classe, volare a Parigi per un caffe’ (di merda e immotivatamente costoso) davanti a Notre-Dame e cominciare a schifare la marmaglia proletaria di cui solo ieri facevi parte … donne (e umani in genere), dovreste unirvi in un armonioso coro di bestemmie in risposta a certe vaccate!!!!