Il maggiore Alan “Dutch” Schaefer e il suo drappello di fottuti agenti speciali americani vengono ingaggiati per una missione di salvataggio in territorio nemico (un innominato paese sudamericano… probabilmente uno dei tanti che gli USA vogliono sottomettere a colpi di colpi di stato).
Quello che i nostri prodi proci ignorano però è che il loro talento per la carneficina verrà usato per una mera questione di documentazione mancante (neanche lavorassero all’INPS) dispersa nel mezzo della stessa giungla che funge da perimetro da caccia per una razza aliena bastarda platealmente ispirata allo stereotipo dell’uomo nero con i dreadlocks.
Bel filmino d’azione con uomini molto muscolosi e molto frocinconsapevoli che vidi in fase pre-adolescenziale e che poi ha visitato tante volte i miei sogni di adulto e di vegliardo.
La pellicola potrebbe essere riassunta con: molto sangue, molto onore ed un fantastico Arnold Schwarzenegger che lancia un notturno grido di guerra illuminato solo da una fiaccola.
Ma la cosa più sconvolgente invece è stato apprendere come il regista John McTiernan, alla guida di capisaldi come Die Hard e Last Action Hero, sia finito in disgrazia quando si fece un anno di prigione nel 2013 per aver assunto un investigatore privato al fine di registrare conversazioni compromettenti sia della sua ex moglie che del produttore del suo remake di Rollerball.
Un pasticciaccio degno di Via Merulana che l’ha portato a dichiarare bancarotta e vendersi il ranch in Wyoming.
E’ un attimo che si finisce con le pezze al culo.
VOTO:
4 personaggi scorrelati
Titolo di lavorazione: Alien Hunter
Regia: John McTiernan
Anno: 1987
Durata: 107 minuti
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