Un documentario di Michael Moore, reduce dal clamoroso successo di Fahrenheit 9/11, sulla sanità americana: malata, crudele ed in mano a corporazioni senza cuore.
L’approccio scelto dal regista americano è come sempre insolito: non ha concentrato la sua attenzione su quei 50 milioni di statunitensi senza assicurazione medica, classico esempio di come una sanità privata tagli fuori ampie fette di popolazione, ma piuttosto sui 200 milioni che invece ce l’hanno e che in cambio ricevono cure spesso inferiori a quelle offerte da paesi che hanno una sanità pubblica.
Questo film, con tutte le generalizzazioni populiste volte a mandare un messaggio politico, mostra bene come le compagnie assicurative abbiano come unico scopo il profitto, non la salute dei clienti, e che farebbero di tutto pur di negare rimborsi e spese mediche, anche se questo vuol dire condannare a morte certa padri di famiglia e bambini di 4 anni.
Il punto più alto emotivamente si raggiunge quando Moore porta a Cuba tre volontari che hanno lavorato per mesi tra le macerie di “Ground Zero” e che poi sono stati scaricati dal governo menefreghista quando hanno sviluppato malattie croniche respiratorie; nell’isola caraibica gli stupiti americani ricevono buone cure a costo zero e si commuovono quando scoprono che i medicinali che loro pagano diverse centinaia di dollari sono invece venduti nelle farmacie cubane a pochi centesimi.
Sicko è un ottimo documentario, in equilibro tra dramma e sarcasmo, che porta alla luce una semplice ma spesso taciuta verità: la sanità pubblica gratuita ed universale è una grande conquista delle nazioni moderne ed è infinitamente meglio di un sistema privatizzato come quello americano.
VOTO:
4 Duilio Poggiolini
Titolo originale: Sicko
Regia: Michael Moore
Anno: 2007
Durata: 123 minuti
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