Il 5 dicembre del 1914 la nave inglese Endurance, comandata da Sir Ernest Henry Shackleton e veleggiata da 28 sfigatissimi marinai, partì alla volta del continente Antartico; l’obiettivo era passarlo a piedi da parte a parte, sbarcando sulle coste fronteggianti il sud America e salpando su quelle opposte, per dirigersi poi verso l’Oceania e da lì fare ritorno a casa.
I 29 avventurieri però non fecero neanche in tempo a toccare il polo sud perché si ritrovarono imprigionati dai ghiacci perenni che piano piano ma inesorabilmente finirono per schiacciare la loro nave facendola affondare di fronte ai loro occhi di uomini spiaggiati su una vasta lastra di ghiaccio spessa neanche 2 metri.
Solo il 30 agosto 1916 (dopo 634 giorni) questi disperati furono tratti in salvo; nel frattempo avevano attraversato ghiacci, solcato un oceano gelido su 3 scialuppe di salvataggio ed avevano cacciato foche e pinguini per sopravvivere a condizioni climatiche così avverse da far morire chiunque nel giro di poche ore.
Emozionante e avvincente storia vera illustrata grazie alle splendide foto e ai filmati originali che Frank Hurley, il fotografo dell’equipaggio, riuscì a portare indietro da quell’assurdo viaggio; il tutto narrato dalla calda e rilassante voce di Liam Neeson.
Il documentario non è niente di trascendentale e rivela la sua origine televisiva; d’altra parte dalla sua ha una solidissima storia da raccontare e uno stile che in più frangenti rimanda all’alto e all’eterno.
VOTO:
4 Liam Neeson
Titolo completo: The Endurance: Shackleton’s Legendary Antarctic Expedition
Regia: George Butler
Anno: 2000
Durata: 97 minuti