Il giorno del matrimonio, Stu, Alan e Phil si risvegliano in una camera d’albergo in Bangkok in completo stato confusionale e senza la minima idea di cosa sia successo la notte precedente.

Copia carbone del primo capitolo, The Hangover part 2 conserva tutte le caratteristiche che l’hanno reso un successo mondiale: ottime interpretazioni, senso dell’assurdo, gusto provocatorio e il giusto mix di commedia, azione e sentimento).
Purtroppo, non cambiando praticamente una virgola della formula originaria, ci si ritrova in un’imbarazzante situazione di stallo creativo e fortissimo senso di déjà vu che rendono la pellicola poco appetibile.
Apparentemente però il pubblico non si è accorto di tutto ciò e il film è stato un campione d’incassi globale.
Sotto un certo punto di vita si deve ammettere che la padronanza tecnica c’è e non si nota neppure una persona o un frase o un’inquadratura fuori posto, dall’altra si soffre molto nel vedere un sequel così poco innovativo e così tanto impaurito della possibile reazione negativa del pubblico di affezionati.
Alcune scene ad ogni modo restano esilaranti e la maggiore dose di sangue e profanità presenti in questo secondo capitolo aiutano ad ingoiare la pillola.
Assolutamente geniale (e allo stesso tempo incredibilmente irritante) la penultima foto sui titoli di coda, uno spoof del famosissimo scatto di Eddie Adams in Vietnam.
VOTO:
3 scimmie cappuccine
Titolo originale: The Hangover Part II
Regia: Todd Phillips
Anno: 2011
Durata: 102 minuti