Antwone Fisher (2002)

Antwone Fisher (2002) featured

Se nasci nero, la vita è dura.
Se nasci nero e povero, la vita è ancora più dura.
Se nasci nero, povero e circondato da aguzzini che ti rendono la vita impossibile, la vita è dura come la pietra del San Michele.

Antwone Fisher, americano dai tristissimi natali, ha vissuto tutto questo (e oltre) e nonostante ciò è riuscito a trovare la sua strada: prima arruolandosi nei marines e poi finendo a fare la guardia giurata negli studi della Sony Pictures dove la sua straordinaria e infelice biografia orale, passando di bocca in bocca, è finita alle orecchie di produttori e sceneggiatori che l’hanno aiutato a portarla sul grande schermo con un film che condensa molti eventi e molte epoche attorno al pilastro narrativo centrale delle sue visite psichiatriche col tenente comandante dottor Jerome Davenport, con il quale riuscirà a scavare al fondo del suo temperamento fumantino.

Antwone Fisher (2002)

Bellissimo film, sotto tutti i punti di vista.

La difficile storia di un poveraccio (chiaramente un pochino romanzata nella messa in scena, ma assolutamente veritiera nei fatti) riesce nella difficile impresa di arrivare sullo schermo senza risultare svergognatamente smielata e nel metre ci ficca pure (purtroppo un po’ alla leggera) una pinnata di sguiscio sulla piscologia della schiavitù che, passata dai padroni agli schiavi e da questi ai lori figli, ha percolato, con la sua caratteristica violenza ed oppressione del più debole, molti aspetti delle comunità afro-americane le quali oggi vengono additate per il loro alto indice di criminalità senza tener conto dei molteplici fattori socio-economici che l’hanno portata ad essere così.

Primo ruolo sul grande schermo per il bravissimo attore protagonista, prima regia per Denzel Washington che porta a casa un ottimo risultato ed innumerevole apparizione per il mignolo stortarello di Denzel.

VOTO:
5 mignoli stortarelli

Antwone Fisher (2002) voto

Titolo originale: Antwone Fisher
Regia: Denzel Washington
Anno: 2002
Durata: 120 minuti

Autore: Federico Del Monte

I was Born, I Live, I will Die

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *