Mamma s’è sfondata il cranio con una pistolettata sulla tempia mentre andava in onda La ruota della fortuna e papà beve come un fijo de ‘na mignotta.
E io sai che faccio? Lo sai che faccio?
Diocane vado nella realtà virtuale e mi ci perdo.
E ad aiutarmi in questa difficile impresa avrò dei coetanei dal quoziente intellettivo pari ad una noce di cocco ed una spietata azienda videoludica che ha pensato bene di ficcare, non si sa come non si sa perché, delle cellule neuronali di bambino nel suo ultimo videogioco dando così vita ad un serial killer alla Freddy Krueger.
Solo che questo non ti ammazza nel sonno, ma ti ammazza nel gioco.
Dallo stesso regista del compianto Cyborg, il fantasmagorico Dollman e l’originale Captain America, ecco qui la merda signori.
Ma non la merda brutta che ti sporca le scarpe al prato.
Noooo, questa è merda positiva, ben simpatica, quasi gaia, che te la darei sui denti forte forte e giù per Place de la Concorde con la band al seguito e uno stuolo di mignotte del Bagaglino che levati di torno.
Film mediocre, da cassetta lercia.
E per questo te lo meriti.
Sì, tu, sì sì porcamadonna proprio te.
Pape Satàn, pape Satàn aleppe!
VOTO:
2 Pippo Franco
Titolo originale: Arcade
Regia: Albert Pyun
Durata: 1 ora e 25 minuti
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