Siamo nel 2002 ed Elvis Presley non è morto.
Stufo della fama e della fregna perenni, il re del rock aveva deciso tempo addietro di scambiare l’identità con un suo sosia per godersi la tranquillità di una vita sudicia a bordo di un camper in giro per le cittadine dell’America più rozza.
Sfortunatamente però una brutta caduta dal palco lo aveva allettato e da lì in poi era stata una triste discesa libera fino all’entrata in una casa di riposo in Texas.
A rimescolare le carte ecco però arrivare una mummia egizia succhia anime dal culo che obbligherà il molleggiato americano a fare comunella con un nero che si crede Kennedy per riportare la pace a Villa Noctis.
Sgangherata e tenera commedia dell’orrore che tenta d’immaginare una diversa narrazione partendo dal tormentone”Elvis non è morto”.
Purtroppo tende un po’ a sfilacciarsi come quel supplì di mozzarella e merda che ti hanno fatto mangiare per il tuo 16esimo compleanno, povera bestia.
Bruce Campbell tiene la baracca sulle spalle… ma le palle, ma le palle, ma le palle quelle no.
VOTO:
2 baracche e mezza
Titolo giapponese: Presley vs miira otoko
Regia: Don Cosciarelli
Anno: 2002
Durata: 92 minuti
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