Se non avete mai visto questo film, andate al più vicino telefono, abbonatevi ad una compagnia telefonica con un pacchetto comprensivo di internet illimitato, aspettate 3 settimane, chiamate ripetutamente la compagnia telefonica lamentandovi dei soliti ritardi all’italiana, alla quarta settimana minacciate vie legali e poi aspettate alla finestra, dopo una mezz’ora vedrete il tecnico arrivare con la sua borsa e il modem, apritegli il portone e aspettate che esca dall’ascensore con la porta di casa aperta, quando arriva salutatelo e ricordategli quanto l’Italia sia un paese del cazzo, mostrategli la linea telefonica, offritegli il caffè mentre connette il modem e verifica la linea, una volta finito chiedetegli se ha finito, prima di congedarlo chiedetegli se ha veramente finito perché in Italia si chiede sempre conferma della conferma, sulla porta di casa tirate fuori quei 10 euro che avete preparato mentre il caffè bolliva e dateglieli con un sorriso, chiudete la porta, aspettate 2 settimane per l’attivazione, chiamate ripetutamente la compagnia telefonica per i soliti ritardi all’italiana, uscite di casa e fatevi una passeggiata, quando tornate posate le chiavi sul tavolino all’ingresso e alzate la cornetta per vedere se forse forse hanno attivato la linea, verificato che l’Italia è sempre un paese del cazzo come due settimane fa andate al cesso a cacare, mentre siete lì che spingete sentite il telefono che squilla e allora precipitatevi a rispondere con lo stronzo che vi esce quasi dal culo, rispondete alla signorina della compagnia telefonica che vi comunica l’attivazione della linea e incazzatevi con lei, attaccate e tornate in bagno per finire, una volta cacato e pulito accendete il computer e aprite il browser per verificare la velocità di connessione, col sorriso sulle labbra per i vostri miseri 5 Mb al sec scaricate immediatamente il programma per i torrents, mentre scarica coi vostri miseri 5 Mb al sec aprite un’altra tab e andate su Piratebay.se, cercate “Assault on Precinct 13” (titolo originale inglese dell’idiota “Distretto 13 – Le Brigate della morte”), cliccate sulla calamita e vedrete partire il download, mentre aspettate che finisca andate in balcone a fumarvi una sigaretta, guardate il panorama e pensate quanto siete intelligenti e sprecati in Italia paese del cazzo, tornate dentro e controllate il download, visto che mancano ancora 35 minuti coricatevi sul letto e chiudete gli occhi mentre pensate all’ora e mezza di sana e pura violenza anni 70 intrignata nella prima vera opera di debutto di John Carpenter, svegliatevi dopo 7 ore in piena notte e dirigetevi verso il computer, aprite la cartella download e cliccate due volte sul file scaricato, verificato che non sia un file porno con un altro nome, aprite un’altra pagina e andate su Opensubtitles.org, cercate Assault on Precinct 13 e selezionate italiano come lingua perché non capite un cazzo d’inglese senza i sottotitoli, mettete il file nella stessa cartella e dategli lo stesso nome altrimenti non lo prende, mettetevi comodi, bicchiere d’acqua a portata di mano, staccate il telefono che avete aspettato per 5 settimane e godetevi Assault on Precinct 13, che siccome è un film della madonna ed il più bel thriller degli anni 70, vi gasa ancora nonostante tutta questa serie di rotture di cazzo che avete dovuto passare perché non avete voluto sborsare 9 euro per comprarvi il dvd.

Carpenter ha scritto, diretto, montato e composto le musiche di questo piccolo gioiellino a basso costo che in USA all’uscita non ha incassato un cazzo, ma che è diventato un cult a posteriori quando in Europa ha spopolato per i suoi chiari riferimenti al western classico (“Un dollaro d’onore” su tutti) e per quel sorriso beffardo verso la morte che caratterizzerà tutti i successivi anti-eroi carpenteriani (Snake Plissken su tutti).
Il nostro John è un regista politico (non politicizzato), nonostante la patina di superficialità che può dare a vedere ad un pubblico stolto, e questo film ne è un classico esempio: mette insieme un manipolo di anti-eroi, gente reietta e che si scanna l’un l’altro nei classici film reazionari che vogliono educare all’odio sociale per distrarre dall’ingiusto sistema piramidale contemporaneo, e li fa invece combattere contro una gang di assassini i cui volti non vengono quasi mai svelati e che sembrano piuttosto fantasmi immortali, furie cavalcanti pronti a morire per il sangue e per la vendetta.
Oh, mica pizza e fichi.

Assalto al distretto 13 (che in realtà è il 9 nel film, mortacci dei distributori ignoranti) è un bellissimo film; da vedere se si vuol capire perché Carpenter Sì e Sorrentino No.
VOTO:
4 Sorrentino e mezzo
Titolo originale: Assault on precinct 13
Regia: John Carpenter
Anno: 1976
Durata: 91 minuti
Se ti senti offeso, clicca qui
Effettivamente non potrei essere più d’accordo con te sulla chiusura di questo post: datemi Carpenter tutta la vita e tenetevi Sorrentino! X–D
Ti ho linkato in fondo alla recensione che di questo capolavoro ho scritto sul mio blog, spero sia ok per te!
okily dokily