Un ricchissimo miliardario scemo con le mani in pasta in parecchi settori, tra cui crypto ed aerospazio, invita i suoi vecchi amici succhia-mammelle per un weekend matto sulla sua isoletta privata con l’intento d’intrattenerli facendoli giocare al gioco dell’assassino misterioso, uno dei tanti dispendiosi modi che i ricchi hanno per non morire annoiati nei loro banali pensieri mediocri.
Lo scemo non ha però preventivato l’arrivo sul fittizio luogo del delitto della sua vecchia business-partner ed attuale rivale in tribunale Cassandra “Andy” Brand, nonché il più famoso detective al mondo, Benoit Blanc e le sue gote rosso ‘mbriacone.
Simpaticissimo e riuscitissimo sequel di quella cacata liberal-prog dei miei contro stivali che ho avuto la sfortuna d’incontrare lungo il cammino di nostra vita, che uno si chiede ma come cazzo è possibile farsi venire i solchini al culo per la rabbia quando poi d’emblee quella merda dà vita a una bella creatura nera nera la mamma o chiamma Ciro sissignore o chiamma Ciro?
E invece eccomi qui ad elogiare questa presa per il culo, finalmente senza moralismi dozzinali, dei salotti liberal zeppi di ricchi idioti che leccano rovinosamente lo sfintere anale di personaggi quantomeno discutibili tipo il qui parodiato Elon “autismo” Musk.
Bene, anzi benissimo, tra piacevoli risate ed un rinfrancante sospiro di sollievo nel constatare che c’è ancora qualcuno che rispetta la sacrosanta porca madonna regola di non tenere totalmente all’oscuro lo spettatore con la convinzione di fare un buon lavoro, ma invece lo fornisce di quegli elementi investigativi che alla fine gli faranno sentire, seppure per un attimo, che ha potuto partecipare al gioco ad armi pari.
Insomma, l’opposto di quel vomito per cerebrolesi di 1899.
VOTO:
4 cerebrolese
Titolo originale: Glass Onion: A Knives Out Mystery
Regia: Rian Johnson
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