High-Rise (2015)

In un nuovissimo grattacielo londinese dotato di tutti i più moderni comfort che gli anni ’70 possano procurare, si è appena trasferito un apatico giovane medico che insegna all’università.
Robert Laing, questo il nome dell’apatico di cui sopra, è solo uno dei mille inquilini di questa vera e propria cittadina autosufficiente dotata di piscine, palestre e supermercati e non vede l’ora, come tutti gli altri 999 reietti del raziocinio umano, di vedere crollare ogni briciolo di morale in questo finto modello di società moderna.
E comincia questo tuffo verso l’ignoto mangiando un cane allo spiedo.

High-Rise (2015)

Interessante trasposizione del famoso romanzo distopico di Ballard che riesce a catturare bene l’atmosfera surreale e quasi onirica che aleggia tra le righe di un libro abbastanza angosciante nel suo fantastico umorismo secco all’inglese.
Se da un lato quindi le premesse sono buone, la fotografia molto particolare e pressocché perfetta e le musiche minimaliste di Clint Mansell accompagnano alla grande una storia molto difficile da raccontare, è nel reparto sceneggiatura che c’è l’intoppo e più specificatamente proprio al culmine degli strambi preliminari comportamentali che subito dopo esploderanno nel terribile vortice che risucchierà l’intero repertorio umano del condominio.
Un peccato, perché la metaforica discesa agli inferi andava raccontata con più calma e pazienza invece di affidare tutto ad un montage abbastanza banale nella sua praticità ed economicità narrativa.
E’ comunque un buon film, ma parte bene per finire male.
…che sia una voluta metafora della storia stessa?

VOTO:
3 cani

High-Rise (2015) voto

Titolo originale: High-Rise
Regia: Ben Wheatley
Anno: 2015
Durata: 119 minuti

I film sono visti rigorosamente in lingua originale.
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Autore: un Film una Recensione

I was Born, I Live, I will Die

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