Storia di un generale dell’aviazione americana il quale, diventato impotente, si convince che la sua condizione sia dovuta all’avvelenamento dell’acqua da parte dei comunisti.
Per riparare al danno architetta quindi un piano infallibile: mandare una trentina di B52 a sganciare bombe atomiche sull’Unione Sovietica così da costringere il presidente degli Stati Uniti ad attaccare il nemico con tutto l’arsenale nucleare a disposizione prima che i comunisti lancino un contrattacco alla trentina di bombe atomiche di cui sopra.
Nel mezzo, una marea di personaggi tragicomici nella loro ottusa mentalità da guerra fredda cercano una soluzione al vicolo cieco in cui il paranoico impotente li ha ficcati senza preavviso.
Risate amare assicurate.
Film assolutamente eccezionale.
Punto.
Tratto dal librettino serioso Red Alert tutto incentrato su uno scenario da Distruzione Mutua Assicurata e dal quale si distacca nettamente, grazie soprattutto all’apporto del genio poli-satirico Terry Southern, Dr. Strangelove abbraccia invece una freschissima vena comica tagliente come un rasoio e nera come la pece.
Al centro dell’attenzione c’è ovviamente la fobia americana dei comunisti e l’insensatezza della guerra fredda, ma anche il blocco sovietico non viene risparmiato, anzi: l’ambasciatore russo, nel mezzo dell’apocalisse umana, si mette a fare le foto alla War Room con una micro camera e il presidente dell’URSS si fa beccare al telefono completamente ubriaco e dai toni vagamente omosessuali.
La verità è che Kubrick, da vera anima libera qual era, non risparmia nessuno in questo dramma sulla difesa ad oltranza della virilità maschile e così facendo smaschera una semplice eppura fondamentale verità sulla guerra, l’apparato militare e le istituzioni governative in generale: quelli che cercano e bramano il potere c’hanno il cazzo piccolo.
Peter Sellers, istrionico attore inglese già fattosi apprezzare dagli Studios per le varie impersonificazioni in Lolita, fa gli onori di casa. Interessante ed esemplificativo per capire come funziona la macchina Hollywood è sapere che, visto il successo delle sue performance in Lolita, Kubrick fu costretto (con poco rammarico a dirla tutta) a prendere Sellers alla condizione apparentemente assurda che questi interpretasse 4 ruoli principali.
Alla fine ne uscirono 3 visto che Major T. J. Kong andò al caratterista Slim Pickens il quale (sentite questa) era all’oscuro si trattasse di una commedia; questo vuol dire che la completa follia da cowboy del west in groppa alla testata nucleare fu genuina al 100%.
Menzione speciale ovviamente per il personaggio della scienziato nazista, ora al servizio degli USA, dottor Strangelove.
Ispirato ai tanti veri nazisti reclutati in gran segreto alla fine della guerra grazie all’Operazione Paperclip nella folle idea di una corsa agli armamenti contro l’Unione Sovietica (tipo Wernher von Braun), Strangelove fu in gran parte improvvisato da Sellers e risulta quindi ancora più straordinario il lavoro svolta dall’attore nel delineare una macchietta comica talmente assurda da far paura.
Il dottore che morde e punisce il suo braccio destro apparentemente ancora fedele ad Hitler e che tenta quindi di ribellarsi alla volontà del padrone è una delle scene comiche più belle della storia cinematografica.
VOTO:
5 cowboy
Titolo originale: Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb
Regia: Stanley Kubrick
Anno: 1964
Durata: 95 minuti
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Mea cupla: per molto tempo ho procrastinato la visione di questo capolavoro, ma ho provveduto a rimediare poche ore fa. A dir poco geniale e (per ovvie ragioni) attuale!
Daje, meglio tardi che mai!