Storia di due sorelle sul viale della menopausa anticipata che, prima di appendere definitivamente al chiodo l’ultimo briciolo di dignità rimasta loro, decidono di fare una fiesta loca il giorno prima che i genitori vendano la casa dove sono cresciute.
In successione: ricordi, tensioni, rimorsi, vendette, birre, saponi, cocaine, razzismi, ciccioni, clamidie, spacciatori, coreane e tanta, tanta tristezza.

Sarà che non conosco queste attrici del Saturday Night Live, sarà che non sono una donna di mezz’età o sarà che non sono idiota, ma a me questo film ha fatto cacare.
Ma proprio cacare.
Se vogliamo tralasciare la sequela di strilletti oltre i 110 decibel che, secondo Hollywood, non possono mancare in un film rivolto al gentil sesso di mezz’età, se passiamo sopra anche questa continua ossessione verso la zona perineale di queste sceneggiature teoricamente rivolte ad un pubblico femminile e in realtà confezionate ad arte per una fetta di esseri umani nate senza pene le quali si sono convinte, sotto pressione culturale circostante, che abbassarsi metaforicamente ad altezza bocchino abbassandosi intellettualmente allo stereotipo delle donne un po’ troie un po’ infantili che soddisfano appieno i maschi para-pedofili con ansia da castrazione sia per loro una strategia vincente, se uno vuole sorvolare anche sull’evidente assurdità di una coppia interraziale nella middle class popolante la periferia bianca americana, non possiamo però in buona fede perdonare il sottoutilizzo sconsiderato di un fenomeno di bravura e bellezza come Greta Lee.
VOTO:
1 Greta Lee e mezza
Titolo originale: Sisters
Regia: Jason Moore
Anno: 2015
Durata: 118 minuti
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