L’agente segreto di sua maestà la regina d’Inghilterra chiamato Johnny English deve ricordarsi che cazzo è successo qualche anno prima in Mozambico quando, a causa della sua inefficienza, il presidente fu sparato alle spalle come a un infame figlio di zoccola al quale non si deve il minimo rispetto.
Lo aiuterà la psicologa interpretata da Rosamund Pike con l’ipnosi regressiva grazie alla quale Johnny si ricorderà di Vortex, un trio di loschi figuri, mandanti materiali dell’assassinio, che Johnny deve portare alla luce prima che vengano silenziati per sempre così che il segreto rimanga tale.
Il resto è salti, zompi e situazioni poco comiche.
Non ho visto altri episodi di questa filiera di satire del genere spionaggio inglese, e non me ne pento.
A parte il target ottuagenario a cui si rivolge, con le smorfie e gli scivoloni e l’andamento soporifero, quello che non riesco proprio a comprendere è come possano aver fatto successo con questa roba che non è né carne né pesce né l’anima de li mortacci loro.
VOTO:
1 pesce gay
Titolo originale: Johnny English Reborn
Regia: Oliver Parker
Anno: 2011
Durata: 101 minuti
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