Jurassic World (2015)

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Non pensavo di uscire dal cinema dopo la visione di Jurassic World con una forte sensazione di rabbia; sapevo esattamente che non sarebbe stato un capolavoro, sapevo esattamente che non sarebbe stato all’altezza del primo splendido capitolo, ma mai avrei immaginato di trovarmi di fronte ad un ammasso inconcludente di maschilismo spiccio contornato da una caterva di effettacci speciali gettati alla rinfusa in faccia allo spettatore.

Jurassic World (2015)
buaaaaa! spavento! timore!

Facciamo un passo indietro per inquadrare meglio la situazione: la storia ci presenta una coppia che sta divorziando e che decide di mandare i figli al Jurassic Park (ora chiamato Jurassic World per motivi di marketing) mentre loro firmano le carte per il divorzio.
E già qui vediamo come la morale reazionaria di Hollywood spinga in sordina il preistorico messaggio che la famiglia è un luogo sacro dal quale se ne esce solo pagando conseguenze inimmaginabili (nel caso dei figli, la conseguenza è un dinosauro carnivoro alto 15 metri e molto incazzato…perché il pubblico odierno non coglie le metafore sottotono).

Ma passiamo oltre: i due ragazzini di cui sopra saranno ospiti speciali del parco e avranno accesso ad aree riservate grazie alla zia (sorella della madre) che guardacaso riveste il ruolo di direttore esecutivo dell’isola.
Claire Dearing, la suddetta donna in carriera dal capello perfetto ed elegante come una modella di Valentino, si becca subito subito una ramanzina dalla sorella perché non può stare appresso ai di lei marmocchi; non importa se è una settimana intensa al parco per l’annuncio di una nuova specie di dinosauro, no: lei deve mollare tutto e fare da guida turistica ai piccoletti perché la famiglia è la famiglia e i figli so’ pezzi ‘e core!

A nulla vale che la sua personale assistente sia stata incaricata di seguire i due stronzetti mentre girano gratis per le attrazioni; eh no: non sei una vera donna se pensi alla carriera prima della famiglia. Addirittura al telefono, dopo la ramanzina, la sorella insiste due volte nell’instillarle l’idea di fare dei figli suoi, così capirebbe meglio quello di cui stanno parlando.
Ma io dico: ma saranno cazzi di Claire se vuole fare i soldi invece di scoreggiare fuori dalla fregna due mocciosi combinaguai?
No, secondo Hollywood Claire non è veramente contenta perché si finge qualcosa che non è, cioè una persona con ambizioni di potere, cioè un uomo.

Si scopre poi che Claire è uscita una volta con Owen Grady, il guardiano dei Velociraptors ed eroico protagonista maschile della pellicola, un miscuglio di sessismo anni ’60 alla James Bond ed atleticità sbilenca da attore action anni ’80.
Nel primo dialogo su schermo che li vede protagonisti, Owen riesce per ben 3 volte ad insultare Claire con battute di basso spessore dal profondo sentore sessuale e maschilista.
Le colpe di Claire?
Semplice: non essere uscita con Owen una seconda volta, non avergliela data, aver pianificato troppo la serata, non aver bevuto Tequila ed essere troppo impegnata col lavoro.

Wow! Che stronza vero?! Meglio ubriacarsi e darla al primo stronzo che passa, anche se il giorno dopo si deve timbrare il cartellino alle 8!
…Claire Claire…quando imparerai il tuo posto in società?

E non è finita: nonostante questa povera crista faccia l’enorme sacrificio di correre a tacchi alti nella foresta alla disperata ricerca dei due stronzetti dispersi mentre una bestia assetata di sangue è a piede libero e nonostante faccia poi fuori uno pterodattilo con una fucilata davanti ai loro stessi occhi, nonostante tutto questo, quando si deve esplicitare chi è l’eroe del film, i ragazzi affermano senza indugio di voler stare con Owen, anche se l’unica cosa che hanno visto fargli fare è un breve tragitto in retromarcia con la jeep.
Non scherzo, fanno tipo 80 metri in retromarcia e i due sbruffoncelli dicono che non vogliono separarsi da lui, mentre la povera Claire per un momento pensava (giustamente) che i nipoti si riferissero a lei.
E il pubblico in sala ha pure riso di gusto mentre gli stronzini puntavano i loro ditini di merda verso Owen sotterrando l’autostima di Claire sotto una valanga di pregiudizi e falsità.

Ed è questo quello di cui ho paura quando vedo una cacata di film come questo: ho paura che questo tipo di messaggi pericolosamente sessisti entrino nelle giovani menti delle ragazzine pubescenti sedute due file dietro di me che se la ridevano di gusto mentre Claire prendeva schiaffi morali a destra e a manca; ho paura che quando verrà il giorno anche per loro di decidere tra la carriera e i figli, si troveranno con l’angoscia di dover dimostrare questi falsi valori da secolo decimo nono ad una società fortemente antiquata come è quella italiana.

State attenti mamme, allertatevi genitori, svegliatevi ragazzi miei.
Jurassic World è il male.

PS: gli effetti speciali fanno cacare il cazzo; sembra incredibile, ma questi dinosauri merdosi sembrano più finti di quelli di Jurassic Parkche è uscito 20 anni fa.

VOTO:
una donna emancipata e mezza

Jurassic World (2015) Voto

Titolo originale: Jurassic World
Regia: Colin Trevorrow
Anno: 2015
Durata: 124 minuti

I film sono visti rigorosamente in lingua originale.
Se ti senti offeso, clicca qui

Autore: Federico Del Monte

I was Born, I Live, I will Die

Un commento su “Jurassic World (2015)”

  1. Pienamente d’accordo. Che cagata di film (e hanno anche avuto il coraggio di vomitarne un seguito – che mi guardero’ bene dal visionare). Ma posso bestemmia’ pure io qui, o sono come Oronzo a cena sul Puttanic?

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