La Svezia è uno dei paesi al mondo con la maggiore uguaglianza di diritti tra i sessi e a quanto pare la cosa va avanti già da un po’ di tempo visto che dal 1632 al 1654 nel paese di Ikea ha regnato un’intelligente donna dalle maniere forti e mascoline: la regina Christina, la regina amante delle arti e della bisessualità, la protestante che si convertì al cattolicesimo e abdicò il trono per trasferirsi a Roma e vivere una vita all’insegna della libertà personale.
Film intrigante e inaspettatamente fresco, nonostante sia uscito più di 80 anni fa, Queen Christina romanza la vita della vera regina di Svezia in più di un’occasione; una su tutte, la storia d’amore con l’ambasciatore spagnolo Antonio che porta Christina ad abdicare una corona che le pesa come un macigno sulla testa, tanto è stufa della guerra, degli intrighi a corte e dell’impossibilità di seguire il proprio cuore.
Splendidamente recitato dalla svedese Greta Garbo, star del cinema muto tornata sul grande schermo dopo 18 lunghi mesi di pausa proprio per vestire i panni di questa donna indipendente e risoluta, La regina Cristina gira quasi totalmente intorno alla storia d’amore impossibile tra la regnante e l’ispanico e, nonostante questo rallenti la progressione narrativa in più momenti, il film si lascia vedere piacevolmente dall’inizio fino all’ultima indimenticabile inquadratura.
VOTO:
4 ispanici
Titolo originale: Queen Christina
Regia: Rouben Mamoulian
Anno: 1933
Durata: 99 minuti
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