Ogni morta de Papa viene messo in piedi un circo mediatico dal sapore sanguigno chiamato Mortal Kombat attraverso il quale una stirpe di figli di puttana intergalattici tenta di penetrare, oltre al vostro culo, anche il nostro pianeta Terra vincendo uno dopo l’altro scontri sovrumani duelli decisivi che decideranno chi l’armatura indosserà è un torneo micidiale è uno scontro fratricida il più forte dovrà in fine tra tutti trionfar.
Chi sarà mai?
Il porchiddio.
Pellicola fortunatissima al botteghino che è riuscita a portare sul grande schermo (forse) la prima vera buona trasposizione cinematografico di un videogioco, ben prima di Resident Evil dello stesso regista e con risultati decisamente migliori.
Ritroviamo qui i nostri beneamini beneamati figli di puttana Liu Kang, Johnny Cage, Sonya Blade, Kitana, Scorpion, Reptile, Sub-zero ed uno straordinario Raiden interpretato da un improbabile Christopher Lambert in astinenza da coca che avrebbe fatto bocchini alla stazione dei treni per una dose, tutti quanti bardati come nel videogioco anni ’90 e soprattutto con una storia e un comportamento simili.
Che aderenza alla fonte!
Ovviamente è un film pessimo dal punto di vista contenutistico, ma come recitava quell’erotomane di Sant’Agostino:
MORTAL KOMBAT!!!
VOTO:
2 sant’Agostino e mezzo
Titolo giapponese: モータル・コンバット
Regia: Paul W.S. Anderson
Durata: 1 ora e 41 minuti
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