Nel Lower East Side di New York, un tempo povero quartiere di poveri immigrati (specialmente ebrei) e ora posticino trendy dove gli artistucoli de ‘sta minchia pensano bene di comprarsi casetta e usare cassette della frutta come librerie mortacci vostra vermi della cultura, dicevo: in questo ex quartiere povero, ora pericolosamente gentrificato, sorge il negozietto da ciabattino ebreo di Max Simkin, timido mediocre in leggero sovrappeso che tenta di mascherare i chili di troppo con una maglietta molto larga.
Interpretato da un Adam Sandler particolarmente giù di tono (e meno male direi), Max si è rotto i coglioni di una vita da mediano e pensa di vendere baracca e burattini per lasciare spazio a giovani YouTubers tipo Casey Neistat.
Ma attenzione: poco lui sa che il padre, prima di dileguarsi nel nulla col famoso pacchetto di sigarette, gli ha lasciato nello scantinato una macchina da cucire magica che può, una volta che c’hai riparato un paio di scarpe, tramutarti nel padrone delle stesse quando le indossi.
Equivoci e innamoramenti a seguire.

Mah, pensavo peggio.
Se uno considera che su Rotten Tomatoes questo film ha tipo il 9% il che vuol dire che in teoria non dovrebbero essere riusciti nemmeno a registare il sonoro, cosa ovviamente falsa, e invece quella cacata di Star Trek Beyond ha tipo il 90%… beh, potete anche mettere in pensione anticipata quel sito di merda fatto di recensioni totalmente strampalate basate su giudizi molto personali e poco condivisibili e abbracciare finalmente l’unico vero recensore del web che non ha paura di andare controcorrente ed è quindi orgoglioso di dire che The Cobbler è meglio di Star Trek.
The Cobbler (che non si sa bene perché in Italia è diventato Mr Cobbler) è un film discreto: certamente noioso in molti punti e recitato in maniera piuttosto scolastica da tutti gli attori, compresi quei cani senza gloria di Dustin Hoffman e Steve Buscemi, il film però parte da un’idea carina e finisce per abbracciare una morale condivisibile, anche se spiegata in modo troppo semplice e bipolare…ma d’altronde questo film è per un pubblico pre-adolescenziale.
La cosa invece preoccupante è il velato razzismo a senso unico che i film di Sandler continuano a propinare: i ciabattini (tutti ebrei) sono i buoni e difendono il mondo dai tintori a secco (notoriamente asiatici); quando Max diventa cinese, se ne va in giro per Chinatown meravigliandosi di parlare con l’accento; e, come se non bastasse, la minoranza nera è rappresentata da un pericoloso criminale che picchia le donne e ha i denti d’oro…
…coddio.
VOTO:
2 denti d’oro e mezzo
Titolo originale: The Cobbler
Regia: Tom McCarthy
Anno: 2014
Durata: 99 minuti
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