Due episodi.
Nel primo abbiamo Nicola Calore, un pugliese emigrato in Svizzera che ha mentito ai paesani sulle sue reali condizioni miserrime e quindi quando sua nipote puppona viene a trovarlo, deve inventarsi ‘sto mondo e quell’altro per non svelare il castello di carte dentro il quale vive.
Nel secondo episodio siamo di fronte al tipico susseguirsi di catastrofiche disavventure dell’italiano medio che viene truffato dal business dei viaggi organizzati; tra aerei fatiscenti e una puppona da sedurre col classico tuffo in piscina, lo sgorbio dovrà fare i conti con l’inesistenza di qualsivoglia dio.
Doppietta filmica come non ne vedevo da tempo messa in scena da due commedianti di prima fila come Lino Banfi e Paolo Villaggio.
Decisamente tra i meno conosciuti di entrambi gli attori, questa pellicola si distingue unicamente per una gag con i giornali e la presenza di Milly Carlucci con un culo da cavalleggeri.
Battute pessime e umorismo da cinema muto fanno quel che possono per elevare il film a crimine contro l’umanità, ma purtroppo rimaniamo dalle parti di Sabra e Shatila, crimine impunito perpetrato con la complicità dell’esercito israeliano.
VOTO:
2 Milly
Titolo inglese: Thick As Thieves
Regia: Neri Parenti
Anno: 1983
Durata: 1 ora e 32 minuti
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