Pesci, tette, sangue, pelle, fregna, idioti, musica, acqua, barche, mutande, telecamere, scogli, bombole del gas, Gianna Michales, sale, nudo, festa, polizia, terremoto, scienziato pazzo, fucili, magliette bagnate, Eli Roth, moncherini, berretti, vomito e cazzi smembrati.
Piranha 3D è tutto questo, mischiato alla cazzo di cane, e nulla più.
Chiaro omaggio a Jaws e Piranha degli anni 70, tanto che Richard Dreyfuss fa una comparsata all’inizio che tu dici “ma porco il cazzo, perché?” e poi scopri che l’ha fatto per i soldi che gli hanno dato e che lui poi ha presto girato in beneficenza, questo intruglio disturbante di orrore, pornografia soft e comicità Vanzinesca sembra abbia fatto abboccare parecchia gente con la scusa dell’assurdo, dell’eccessivo e dell’ammiccamento mafioso in piazzetta centrale.
Nonostante sia chiaro l’intento comico e del gioco accumulativo di citazioni, non si può perdonare un film in cui per la maggior parte del tempo si mostrano tette bagnate e situazioni di merda.
Considerando poi che sono presenti scene tipo una vomitata in 3d verso lo spettatore e un piranha che sputa un cazzo smangiucchiato per poi ruttare beato…allora va bene, tutto è permesso.
VOTO:
2 cazzi smangiucchiati
Titolo originale: Piranha 3D
Regia: Alexandre Aja
Anno: 2010
Durata: 88 minuti
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