Due astronavi di fascisti del terzo millennio ricevono un SOS dal pianeta Aura e decidono quindi di atterrare per indagare sul da farsi.
Appena arrivati però quasi tutto l’equipaggio viene posseduto da misteriose presenze che costringono gli intrepidi nazional socialisti a darsele di santa ragione fino a che, a suon di schiaffoni in bocca, alcuni di loro riprendono coscienza e controllo.
Andando a fare due passi lungo la brulla e nebbiosa superficie del pianeta misterioso, i prodi scoprono una nave spaziale naufragata lì centinaia di anni prima e qualche gigantesco scheletro alieno a testimoniare una morte improvvisa e per nulla pacifica.
Per farla breve: l’SOS era falso e Aura è popolata di spiriti indomiti alla ricerca di corpi da abitare, con o senza il permesso del proprietario.

Famoso filmetto di serie B italiano che pare abbia ispirato Alien e altre pellicole fantascientifiche di dubbio valore.
A me sinceramente ha fatto cacare: recitazioni al limite del ridicolo con attori e attrici cani chiaramente doppiati da benziani della Pennsylvania con velleità artistiche, ambientazioni sì interessanti ma veramente scarne e povere, effetti sonori zin zin da drive in anni ’50 e un generale senso di pomposa recita parrocchiale del quartiere per benino.
D’altra parte, de gustibus non disputandum est.
VOTO:
2 zin zin
Titolo inglese: Planet of the Vampires
Regia: Mario Bava
Anno: 1965
Durata: 88 minuti
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