Robert Hendy-Freegard ha sempre sognato di fottere il mondo.
Sì, quella sensazione meravigliosa che avverti quando lo infili piano e dritto nel culo del prossimo il quale, sprovvisto delle più elementari fondamenta del pensiero critico, si è lasciato convincere ad allargare le natiche per un controllo rettale di routine, da te che non sei neanche dottore.
E questo Robert Hendy-Freegard, conosciuto anche come David Clifton a seconda della visita proctologica della giornata, lo sa bene; lo sa così bene che col tempo ha sviluppato una tecnica imbattibile per non lavorare nemmeno un giorno nella vita.
Tutto molto semplice:
1- abbordare persone con basso quoziente intellettivo e autostima (grasse adolescenti inglesi o madri single brutte sono un perfetto esempio).
2- rivelare loro che sei una spia del governo inglese (così, d’emblée).
3- convincerli che sono in grave pericolo.
4- farti pagare per il servizio protezione testimoni.
5- requisire documenti e consapevolezza del mondo esterno.
6- pisciare loro in culo.
7- ripetere.
Storia condotta su due furiosi binari che andranno a sbattere al momento della rivelazione (che poi tanto rivelazione non è), ovvero che due gruppi di persone (pescate da una rete di sfigati molto più vasta) sono state fottute e rifottute dallo stesso individuo, il nostro Robert Hendy-Freegard.
La mini serie non è sproporzionatamente bella, ma quello che deficita in originalità lo compensa con la messa in scena di uno dei segreti di pulcinella più spaventosi che esistano: gli esseri umani si lasciano fottere con una facilità impressionante.
E se ti sei lasciato convincere che sia normale lavorare 5 giorni a settimana per 40 dei migliori anni della tua vita di merda, allora benvenuto del club dei buchi di culo espansi col forcipe.
VOTO:
3 forcipi e mezzo
Titolo originale: The Puppet Master: Hunting the Ultimate Conman
Regia: Sam Benstead, Gareth Johnson
Durata: 3 episodi da 50 minuti circa